Riceviamo e pubblichiamo da Sinistra Universitaria
In questi giorni è in discussione all'interno del Rettorato un Regolamento relativo all'organizzazione ed allo svolgimento delle Lauree, che viste anche le recenti vicende si rende sempre più necessario.
La questione, come è ormai noto, è balzata agli onori della cronaca in seguito ad una manifesta disorganizzazione durante l'ultima seduta di Lauree ad Architettura nel corso della quale alcuni genitori, a causa del sovraffollamento dell'Aula, non hanno potuto assistere alla proclamazione dei propri figli.
Nei giorni successivi abbiamo molto apprezzato le scuse che il Rettore ha voluto rivolgere ai genitori di questi ultimi laureandi, riteniamo siano il segno di chi ha capito il problema ed adesso cerca di appunto di risolverlo.
Infatti, come associazione studentesca, siamo favorevoli e d'accordo ad un Regolamento che ponga in essere una disciplina nella organizzazione e nello svolgimento delle sedute di Lauree.
Riteniamo, infatti, che una buona parte delle proposte avanzate dal Magnifico siano serie e sopratutto condivisibili.
Tuttavia la notizia che, all'interno di quest'ultimo, potrebbero essere contenute delle disposizioni che vietino anche semplici cori "da stadio", così come si legge nella nota che Il Rettore ha inviato a tutte le componenti dell'Ateneo, ci appare veramente eccessivo.
Diciamo ciò, con la consapevolezza di chi ha contezza delle situazioni anche poco piacevoli che spesso si verificano, sopratutto a causa della noncuranza durante i festeggiamenti post Laurea.
Arrivare, però, a "sanzionare" anche un coro goliardico, non è, e non può essere, per noi condivisibile.
Anche perché, così facendo, forse non si tiene in considerazione che il momento della laurea, oltre che ad essere un momento solenne, è anche un momento unico e nella maggioranza dei casi irripetibile nella vita della persona, per cui la generale "euforia" che regna dopo la proclamazione e dalla quale potrebbero scaturire cori "da stadio" riteniamo che con un po' di buon senso possa e debba essere ampiamente giustificata.
Non solo perché il momento della laurea è posto a coronamento degli sforzi dello studente, ma è anche perché rappresenta un momento essenziale dove trovano un punto di arrivo e di soddisfazione tutti i sacrifici economici e non che i genitori e le famiglie degli studenti hanno dovuto affrontare.
Per questo, nei prossimi giorni, prima della presentazione del Regolamento in Senato Accademico ed in Consiglio d'Amministrazione, chiederemo un incontro al Rettore nella speranza che possa convocarci al più presto col fine di condurre insieme un approfondimento sul tema e raggiungere una soluzione comune.